Il mercato dei sistemi notebook vede a disposizione dei consumatori un numero sempre più elevato di proposte, differenziate a seconda del tipo di utilizzo per il quale verranno utilizzate. Dai modelli ultrasottili sino ai recenti ibridi convertibili, in grado di incarnare al proprio interno differenti modalità di uso in un singolo device, troviamo notebook più tradizionali nel design che per un costo di poco superiore a quello di un corrispondente sistema desktop offrono tutto quello che serve ad un utente tipico.Una categoria di prodotti che ha conosciuto una rapida evoluzione tecnologica nel corso degli ultimi anni è quella dei notebook per il gaming: si tratta di prodotti che abbinano un design che richiama i temi cari ai videogiocatori con una dotazione hardware di prim'ordine e, ovviamente, una capacità di assicurare sia frames al secondo medi molto elevati sia una ottima giocabilità. La taiwanese MSI è da tempo impegnata in questo settore di mercato con proprie soluzioni che fanno leva sulle più recenti tecnologie di CPU e GPU. Il modello GS60 6QE Ghost Pro ne è una esemplificazione lampante visto che utilizza un processore Intel Core i7 della famiglia Skylake, una GPU NVIDIA GeForce GTX 970M e un display con risoluzione di 4K. Nella tabella seguente ne sono riassunte le principali caratteristiche tecniche: MSI ha scelto di utilizzare un processore Intel Core i7 di ultima generazione, basato sulla nuova architettura Skylake che Intel ha reso disponibile anche in sistemi portatili a partire dalla fine dell'estate. Il sottosistema video è basato su una scheda GeForce GTX 970M, proposta di fascia alta appositamente sviluppata per i sistemi portatili, mentre i 16 Gbytes di memoria di sistema sono una riserva più che sufficiente per le necessità del sistema operativo Windows 10 e delle varie applicazioni che con questo notebook possono venir utilizzate. Lo storage locale prevede un SSD da 256 Gbytes di capacità per il sistema operativo e le applicazioni, affiancato da un hard disk meccanico da 1 Terabyte da utilizzare per archiviare i dati: un abbinamento che assicura prestazioni velocistiche e buona capacità di storage. Pur trattandosi di un sistema pensato per i videogiocatori, il notebook MSI GS60 6QE Ghost Pro è caratterizzato da una certa eleganza complessiva. La scelta di una finitura metallica per il guscio superiore dello schermo è replicata anche per l'area della tastiera, mentre l'area inferiore del notebook ha una copertura plastica particolarmente solida e di buona resistenza agli urti. Il logo Gaming Series domina il guscio superiore a ricordare che si tratta di un notebook destinato al pubblico dei videogiocatori, ma mancano altre connotazioni grafiche particolarmente evidenti che invece caratterizzano altri notebook per gamers presenti sul mercato. A nostro avviso quella di MSI è una scelta stilistica chiara che apprezziamo, e che riteniamo possa trovare il gusto di coloro che sono appassionati di gaming ma non ricercano un prodotto eccessivamente appariscente. In questo scenario, si inserisce da oggi Leica con un nuovo prodotto, anzi un nuovo sistema: Leica SL. A rigore si tratta di un sistema mirrorless, ma per Leica è il vero erede del sistema R; sistema reflex che, con disappunto degli appassionati, ha concluso il suo ciclo vitale nel 2009 con la produzione dell'ultima R9. La posizione di Leica è quindi piuttosto chiara: la tecnologia reflex esce di scena per lasciare spazio a una nuova generazione di fotocamere 35mm digitali di stampo professionale. La Leica SL - nome che richiama l'omonima Leicaflex del 1968 - si inserisce tra il peculiare sistema M e lo splendido, ma decisamente costoso, sistema medio formato Leica S.
Così facendo, il costruttore tedesco colma una lacuna evidente nella sua gamma attuale, con lo scopo di attirare a sé un pubblico di fotografi che, per ragioni diverse, non si riconoscono né nel telemetro né nel medio formato - lo stesso pubblico, per inciso, che oggi acquista i corpi macchina professionali di Canon e Nikon. I capisaldi secondo cui è stata progettata la nuova fotocamera sono presto detti: funzioni evolute e prestazioni elevate, analoghe a quelle delle ammiraglie reflex, racchiuse in un corpo macchina "essenziale", in perfetto stile Leica. Nessun orpello come filtri creativi, Scene e simili; solo il necessario per scattare buone foto, senza distrazioni. Un aspetto fondamentale del corpo macchina è ovviamente il mirino elettronico, terreno su cui si gioca buona parte della partita. Leica è fiera di aver prodotto quello che, a suo parere, è il mirino elettronico "definitivo": reattivo e fluido, di risoluzione elevata e molto ampio, ricorda in effetti, sotto certi aspetti, quello ottico del sistema S, il che non è un risultato da poco. Il nuovo gioiellino Leica costerà 6900 Euro (grossomodo come una M, dunque) e sarà accompagnato da 3 ottiche che, da sole, fanno un piccolo corredo: Leica Vario-Elmarit-SL 1: 2.8-4 / 24-90mm ASPH, Leica Apo-Vario-Elmarit-SL 1: 2.8-4 / 90-280mm, Leica Summilux-SL 1: 1.4 / 50mm ASPH. Abbiamo avuto la possibilità di vedere e provare, presso Leica Italia, un esemplare di pre-produzione equipaggiato con lo zoom 24-90mm. Ecco le nostre impressioni nelle prossime pagine. Appuntamento immancabile, come ogni anno, quello che vede protagonisti i nuovi iPhone. Annunciati lo scorso mese di settembre, iPhone 6S e iPhone 6S Plus rappresentano le due soluzioni al top della gamma con cui Apple affronta la categoria degli smartphone. I modelli della precedente generazione vengono proposti come intermedi, con iPhone 5S che diventa la proposta entry-level della compagnia di Cupertino e iPhone 5C che viene di fatto eliminato dai canali di rivendita ufficiali. Se durante la presentazione del 2014 Apple ci aveva sorpreso con due modelli estremamente rivisitati, quest'anno ci troviamo di fronte ad un'evoluzione di tipo "S", ovvero con miglioramenti nascosti sotto la scocca, che è ancora una volta in alluminio unibody con angoli arrotondati e privi di soluzioni di continuità. Sebbene invisibili alla vista, e probabilmente non rivoluzionarie, le novità dei nuovi melafonini sono parecchie. Si inizia con i materiali utilizzati: Apple ha infatti adottato una lega custom basata su alluminio Serie 7000 che nei primi test apparsi online si è verificata decisamente più resistente rispetto al metallo usato nei predecessori. In molti si ricorderanno il caso bend-gate scoppiato l'anno scorso soprattutto con iPhone 6 Plus che, secondo alcuni utenti, si piegava anche quando riposto normalmente nelle tasche di pantaloni e jeans. Sono così apparsi numerosi test per verificare la rigidità strutturale del dispositivo che in effetti risultava sensibilmente inferiore rispetto ad altri modelli proposti dalla concorrenza con materiali meno ricercati. Apple ha subito risposto a più riprese sul caso, sottolineando che il problema era limitato a pochi dispositivi utilizzati in maniera non idonea.
Apple iPhone 6s e iPhone 6s Plus a confrontoGuarda tutte le foto »
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